Quando sentivo dire che l’Africa dopo averla vissuta ti entra nel cuore non ci davo molto peso, ma vi posso garantire che è proprio cosi.

Dopo l’affascinante esperienza del Sud Africa, con mia moglie Michela volevamo conoscere più a fondo la natura di questo fantastico continente, cosi dopo vari consigli ci siamo orientati sul Botswana uno stato dalle caratteristiche geografiche completamente opposte. Se il Nord è ricco d’acqua grazie al fiume Okavango che proveniente dall’Angola sfocia nel deserto creando un enorme e rigoglioso delta, la parte Sud è prettamente desertica. Questo fa si che la zona dove è presente l’acqua sia popolata da numerosissime specie di esseri viventi rendendola cosi inimitabile per gli amanti della natura e della fotografia.

Non potevo, però, farmi sfuggire l’occasione di portare con me l’attrezzatura radio, e grazie all’aiuto dell’amico Leon A25SL mi è stato assegnato dal locale Ministero il nominativo A25AL.

Naturalmente avendo programmato un viaggio itinerante alla scoperta del paese, ero consapevole che sicuramente avrei trovato delle difficoltà per installare la mia attrezzatura, non sapevo se la mia antenna sarebbe stata gradita ospite e non ero a conoscenza se avrei avuto sempre disponibile l’energia elettrica; insomma la mia piccola spedizione si poteva trasformare in niente di fatto, ma il bello è anche questo: saper gestire l’immediato!

 

Partiti dall’Italia, dopo un lunghissimo viaggio che ci ha visti toccare: Londra, Johannesburg e le Cascate Victoria abbiamo raggiunto il Botswana dal confine dello Zimbabwe, facendoci cosi’ assaporare un’anteprima dello spettacolo che ci aspettava nei successivi giorni. Arrivati al primo lodge nei pressi del Parco Chobe, dove siamo stati accolti calorosamente dal personale e dove non ho trovato alcun ostacolo per la mia attività, nel giro di breve ho installato la mia verticale di fronte alla tenda ed in meno di niente ho lanciato il primo CQ. Il pile-up non si è fatto attendere e fra un europeo, un americano ed un giapponese sono riuscito a mettere a log anche i miei amici livornesi e della Val Brembana. Dopo numerosi safari alla scoperta di bellissimi animali, gite in barca e poco, poco relax, era arrivato il giorno del trasferimento via aerea nella parte del Delta dell’Okavango , momento purtroppo macchiato dalla tragica alluvione che ha flagellato Livorno, la mia città. Di questo evento avevo notizie frammentarie, sapevo purtroppo della presenza di vittime, ma soprattutto mi trasferivo in un luogo dove non avevo né copertura internet né GSM, quindi completa assenza di informazioni. Vi posso garantire che non sono stati assolutamente dei bei momenti, la mente era proiettata alla mia città dove sicuramente qualcuno avrebbe avuto bisogno di me e vista la distanza non avrei mai potuto raggiungerla in tempi ragionevoli. Inoltre la direzione del secondo campo, vista l’assenza di energia elettrica in tenda, non mi ha permesso di installare l’attrezzatura, mi sentivo quindi completamente isolato!!! Percepivo però sempre presenti i miei amici dalla zona 5, immaginavo i loro commenti sulla locale frequenza VHF, ma purtroppo A25AL per due giorni è stato in stand-by!!!

Terminato il soggiorno al secondo campo, sentivo che adesso potevo tornare in aria, percepivo che la situazione sarebbe sicuramente cambiata, tanto che raggiunta la terza destinazione, sempre nell’area dell’Okavango, la direzione mi ha concesso una tenda defilata ed in buona posizione, ma soprattutto avevo l’energia elettrica disponibile.

A25AL era nuovamente attivo ed il bello di questa attivazione era che a fine di ogni attività dovevo smontare l’antenna e riporla al sicuro visto che, durante la notte, faceva sempre visita alla nostra tenda un elefante alla ricerca di cibo e forse anche della mia antenna…….!!!

Concludevo la mia attività esclusivamente in cw con “solo” 700 qso, non molti ma sicuramente meritati visti gli imprevisti accaduti ed il giusto tempo dedicato alla radio.

A fine di questa bellissima esperienza posso dirvi di aver scoperto finalmente un paese dove esiste un turismo ecosostenibile fonte di ricchezza e non di sfruttamento, ho osservato da vicino lo stile di vita di esseri viventi nati LIBERI e LIBERI di vivere il loro ambiente senza alcune costrizioni, ho riscoperto il piacere di parlare e soprattutto di ascoltare le persone, visto che i cellulari erano inattivi ed in ultimo permettetemi un consiglio: se volete conoscere i nostri amici animali è necessario osservarli nel loro ambiente anche tramite l’aiuto un buon televisore. TUTTO IL RESTO E’ UNA VISIONE DISTORTA DELLA NATURA.

Concludo questa piccola cronaca con un dovuto ringraziamento a mia moglie Michela che anche questa volta è stata di fondamentale aiuto ed ai miei amici della sezione di Livorno.

MORALE ALTO ED ENTUSIASMO ALLE STELLE!!!

Alla prossima!!